
Durante il consiglio comunale di Solbiate Arno tenutosi il 23 luglio la minoranza ha espresso voto contrario all’approvazione del Piano di Protezione Civile, strumento destinato a regolare e organizzare le azioni di prevenzione, previsione e soccorso di livello locale.
La Protezione civile è un organo fondamentale composto da volontarie e volontari pronti a intervenire in caso di emergenze per il bene della collettività.
La decisione della minoranza, considerata da molti come clamorosa e difficile da comprendere, si è basata unicamente su motivazioni di carattere politico, cioè contro l’attuale maggioranza, senza entrare nel merito del piano stesso o sollevando critiche costruttive riguardo ai contenuti se non per chiedere il perché la propria casa non rientrasse nelle zone individuate a rischio per un evento successo il secolo scorso!
Questo atteggiamento ha alimentato il malumore tra chi vede nella Protezione Civile un presidio indispensabile, un esempio concreto di spirito di servizio e solidarietà pronta a manifestarsi proprio nei momenti più critici per la comunità.
La scelta di non sostenere un piano che riguarda la sicurezza e la prontezza di risposta nelle emergenze può essere letta come un passo indietro rispetto all’interesse pubblico, ponendo la dialettica politica davanti alle reali necessità della popolazione.
La Protezione Civile rappresenta un patrimonio di competenze, disponibilità e collaborazione tra cittadine/i, realtà associative, amministrazione e forze dell’ordine: la sua attività dovrebbe essere oggetto di condivisione trasversale piuttosto che di scontro.
In momenti come questi, è fondamentale ricordare che la sicurezza delle persone e la capacità di rispondere prontamente a situazioni di pericolo sono valori che dovrebbero unire, non dividere. Il dibattito politico è elemento vitale della democrazia, ma occorre saper distinguere tra le occasioni di confronto sull’indirizzo amministrativo e quelle in cui l’interesse della comunità deve prevalere su tutto.
La Protezione Civile merita rispetto, attenzione e consenso ampio, affinché possa continuare a svolgere il suo ruolo prezioso per Solbiate Arno e per chiunque vi abiti.
Sempre nel corso dello stesso consiglio comunale, un consigliere di minoranza ha presentato una mozione riguardante la situazione nella Striscia di Gaza, chiedendo che la giunta e il sindaco si impegnassero a sollecitare il Governo italiano e istituzioni internazionali per una soluzione politica al conflitto. La maggioranza, in uno spirito di collaborazione e responsabilità, aveva proposto prima dell’incontro di lavorare insieme per arrivare a un testo condiviso che potesse essere approvato congiuntamente da tutte le parti, superando divisioni su un tema tanto delicato e cruciale ma soprattutto includendo in un documento politico tutte le situazioni di guerra e le gravi crisi umanitarie che oggi ci sono nel mondo.
Tuttavia, anche in questa occasione, la dinamica politica ha preso il sopravvento sullo spirito di unità: la minoranza ha scelto comunque di portare la questione in aula come un proprio “show”, senza arrivare con la propria mozione scritta e, paradossalmente, iniziando a leggere la proposta che era stata elaborata in maniera condivisa tra le parti. La scena che ne è scaturita ha lasciato molti a interrogarsi sulla reale finalità attribuita al tema stesso: era più importante affermare la propria idea politica o condividere una dichiarazione che desse un segno di collaborazione, a proposito di bene comune, già dal consiglio comunale di Solbiate Arno?
Episodi come questo dimostrano quanto sia fondamentale, soprattutto su questioni che toccano la coscienza collettiva e la responsabilità internazionale, anteporre la collaborazione concreta al protagonismo di parte, perché è solo attraverso la condivisione e la serietà che si possono ottenere risultati significativi e credibili per la comunità e oltre i confini cittadini.
IN UN SOLO CONSIGLIO COMUNALE UNA DOPPIA OCCASIONE PERSA DA PARTE DELLA MINORANZA … Insieme per Solbiate prende già oggi un impegno pubblico: a settembre riproporremo la nostra mozione ampia per la pace a Gaza, in Ucraina e nel resto del mondo: ci auguriamo un reale consenso ampio e condiviso contro tutti i conflitti.